Il labirinto del Fauno

Il Labirinto del fauno è un film di genere drammatico, horror, fantasy ambientato in Spagna

Il labirinto del Fauno
Il labirinto del fauno (“El laberinto del fauno”) è un film spagnolo-messicano di genere drammatico, horror, fantasy del 2006 scritto, diretto e co-prodotto da Guillermo del Toro.

Si tratta della seconda parte di una dilogia informale di film fantastici dello stesso regista (la prima è “La spina del diavolo”) ambientati durante la guerra civile e il dopoguerra spagnolo. Inizialmente era previsto un terzo film intitolato “3993” (in riferimento agli anni 1939 e 1993), ma il progetto venne abbandonato per concentrarsi su “Hellboy: The Golden Army”.

La trama

Spagna, 1944. La guerra civile si è conclusa da tempo, con Francisco Franco che ha preso saldamente il potere. In una zona montuosa ci sono, però, ancora dei ribelli che non si arrendono al nuovo regime. L’avamposto deputato è sotto il comando dello spietato capitano Vidal che ha chiamato a sé la moglie Carmen, perché vuole che partorisca presso di lui. Carmen, che patisce il lungo viaggio, porta con sé la figlia Ofelia, nata dal primo matrimonio.

In questo contesto (la madre sofferente e il patrigno ostile), Ofelia sfrutta la sua immaginazione e si rifugia in un mondo incantato (che però si sovrappone alla realtà).

Una notte, accompagnata da alcune fate, Ofelia si addentra in un labirinto situato presso la casa in cui risiede, incontrandovi un Fauno. La creatura le spiega che lei è la reincarnazione della principessa Moana, figlia del Re del mondo sotterraneo, che scomparve tempo addietro quando giunse nel mondo degli umani. La bambina potrà ritornare nel mondo sotterraneo solo superando tre prove (che compariranno man mano su un libro magico).

Ofelia dubita delle parole del Fauno, sostenendo di essere figlia di un sarto morto in guerra, ma il Fauno afferma che la sua vera appartenenza è dimostrata da una voglia a forma di falce di luna presente sulla sua spalla sinistra. Inoltre le rivela che suo padre fece costruire portali magici in tutto il mondo affinché Ofelia potesse ritrovare la strada di casa, e che il labirinto in cui si trovano è l’ultimo rimasto.

La bambina scopre che la governante Mercedes appoggia segretamente i ribelli, tra i quali vi è il fratello Pedro, ma non la denuncia e, anzi, ne diventa grande amica. Così, mentre la lotta fra Vidal e i ribelli prosegue, Ofelia affronta la prima prova che consiste nel recarsi su una collina del bosco dove sorge un imponente e antico albero, gravemente malato a causa di un grosso rospo velenoso che ha fatto il nido sotto le sue radici. Ofelia deve fargli mangiare tre pietre di ambra magica per fargli sputare una chiave che è nel suo ventre (necessaria alla seconda prova). Con uno stratagemma, Ofelia inganna il rospo facendogli ingoiare le pietre e recuperando la chiave.

Intanto, la salute di Carmen si aggrava e così il Fauno dona a Ofelia una mandragora che la bambina tiene sotto il suo letto, in una ciotola di latte e nutrendola ogni giorno con il proprio sangue. La salute di Carmen migliora.

La notte dopo, a Ofelia viene affidata la seconda prova: usare un gessetto magico per aprire una porta che dalla sua camera la conduca nelle segrete dell’Uomo Pallido (un essere umanoide apparentemente cieco e immobile, divoratore di bambini) e recuperare il suo pugnale. Accompagnata da 3 fate, la bambina trova l’Uomo seduto a una tavola imbandita, recupera il pugnale ma contro l’ordine del Fauno di non cibarsi di nulla, assaggia 2 chicchi d’uva sulla tavola. L’Uomo Pallido si sveglia, afferra i suoi occhi da un piattino, li infila nelle cavità sui palmi delle sue mani, afferra e divora 2 delle 3 fate dopo averle orribilmente decapitate. Poi, si lancia all’inseguimento di Ofelia, che all’ultimo momento riesce a scappare disegnando un’altra porta. La notte successiva Ofelia confessa al Fauno di non aver rispettato il suo ordine, e lui la rimprovera duramente rifiutandosi di rivelarle la terza prova.

Quella stessa sera Vidal scopre la mandragora sotto il letto di Carmen, sgrida Ofelia e consegna la radice alla donna, che la butta nel fuoco. Da quel momento la salute di Carmen precipita fino alla morte per parto, dando alla luce un maschio, e lasciando come unico conforto a Ofelia la compagnia di Mercedes, con la quale sviluppa un rapporto madre-figlia.

Vidal uccide il dottor Ferreiro quando scopre che aiuta segretamente i ribelli. Sta per fare lo stesso anche con Mercedes, ma la donna riesce a liberarsi e lo pugnala più volte al busto e al volto, senza però ucciderlo. Mercedes scappa e si rifugia dai ribelli.

Ofelia viene rinchiusa in camera dove incontra nuovamente il Fauno, che le concede un’altra opportunità. L’ultima prova consiste nel recuperare il fratellastro neonato e portarlo al labirinto il più presto possibile. Grazie a un altro gessetto magico, Ofelia riesce a scappare ma si rifiuta di obbedire all’ultima prova, cioè sacrificare il sangue di una creatura innocente (il neonato). Ofelia viene sorpresa da Vidal, che le spara dopo averle sottratto il piccolo.

All’uscita del labirinto, però, Vidal viene giustiziato dai ribelli mentre il bambino viene accolto da Mercedes, la quale dichiara che il piccolo non saprà mai di chi è figlio.

Ofelia muore per lo sparo e il suo sangue cola sulle pietre del labirinto, aprendo la via verso il fantastico mondo sotterraneo dove viene acclamata dai suoi genitori e i sudditi. Il padre le rivela che è proprio scegliendo di non sacrificare il fratello che Ofelia, con il suo sangue altrettanto innocente, ha potuto superare l’ultima prova, la più importante. Compare anche il Fauno insieme alle fate, elogiando anch’egli la scelta della bambina.

Attori

Ivana Baquero, Doug Jones, Sergi López, Ariadna Gil, Maribel Verdú, Álex Angulo, Roger Casamajor, Federico Luppi, Manolo Solo, César Vea, Sebastián Haro, Mina Lira, Ivan Massagué, Chema Ruiz, Milo Taboada.

I premi
Oscar – 2007
  • Premio miglior trucco
  • Premio migliore fotografia a Guillermo Navarro
  • Premio migliore scenografia
  • Candidatura miglior film in lingua straniera
  • Candidatura migliore colonna sonora originale a Javier Navarrete
  • Candidatura migliore sceneggiatura originale a Guillermo del Toro
Golden Globe – 2007
  • Candidatura miglior film straniero
BAFTA – 2007
  • Premio miglior film non in lingua inglese
  • Premio miglior truccatore
  • Premio migliori costumi
  • Candidatura miglior suono
  • Candidatura migliore fotografia a Guillermo Navarro
  • Candidatura migliore sceneggiatura originale a Guillermo del Toro
  • Candidatura migliore scenografia
  • Candidatura migliori effetti speciali
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