Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore: La storia, la mitologia, la leggenda, il Regno, i riti e le celebrazioni della figlia di Urano
Storia e mitologia di Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
Afrodite è, nella mitologia greca, la dea della bellezza, dell’amore, della generazione e della primavera. Nata da Urano e dalla schiuma del mare, veniva anche venerata come dea che rende sicura la navigazione.
Non vi sono certezze sul significato originario del nome di Afrodite, e anche l’origine della sua figura divina è controversa. Erodoto sostiene che il suo santuario di provenienza è quello di Afrodite Urania ad Ascalona, da lì i Ciprioti ne importarono il culto. Per Pausania, invece, i Fenici trasferirono direttamente il culto a Citera.
La sua figura la si trova già al tempo di Omero: nell’Odissea si parla del santuario di Pafo nell’isola di Cipro. Il tempio di Afrodite rinvenuto a Pafo è datato al XII secolo a.C., quando vi giunsero i Micenei (Achei), mentre la colonizzazione fenicia è invece attestata al IX secolo a.C..
La potenza divina di Afrodite è l’amplesso (in quanto vi si manifesta “la forza” che congiunge l’elemento maschile con l’elemento femminile, impersonata da Afrodite).
Nell’Iliade, Afrodite è la figlia di Zeus e di Dione. Difende i Troiani ed è madre dell’eroe Enea (generato con l’eroe troiano Anchise, da lei personalmente difeso). Afrodite sconvolge le menti degli uomini, ma sa suscitare il desiderio anche nelle menti divine (solo tre dee non vengono influenzate: Atena, Artemide ed Estia). La sua origine non è guerriera (nel poema viene ferita dall’eroe greco Diomede e Zeus la rimprovera di occuparsi di fatti guerreschi anziché attendere a quelli riguardanti “amabili cose d’amore” che sono di sua competenza).
Esiodo nella Teogonia fa derivare il nome Afrodite da spuma e ne narra in questo modo la nascita provocata dalla “spuma marina“, frutto del seme del membro di Urano evirato da Kronos, mischiato con l’acqua del mare.
La nascita di Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
Esistono tre differenti versioni che parlano della nascita di Afrodite:
- Nella prima versione è figlia del Poseidone;
- Nella seconda versione si racconta della sua nascita come del frutto dell’unione tra Zeus e Talassa;
- Nella terza versione, quella più diffusa, si narra che Afrodite nacque dalla spuma del mare di Cipro in seguito ad una disputa tra Urano e Crono, alla fine della quale Crono tagliò i testicoli di Urano e li gettò in mare.
Afrodite, nonostante rappresenti la Dea dell’amore, della bellezza, sessualità e lussuria, non possiede le qualità di una donna romantica e dolce. Viene infatti descritta come una creatura infedele e lussuriosa, vanitosa, irritabile e permalosa. La sua infedeltà nei confronti del marito Efesto, sembrava fosse dovuta al fatto che ella fu costretta a sposare il brutto e triste Dio del fuoco a causa di un ordine di Era.
Alla nascita Efesto fu scaraventato giù dall’Olimpo dalla madre Era (secondo alcune leggende perché terrorizzata dall’orribile aspetto del figlio e secondo altre perché non era figlio di Era, ma il frutto di una delle tante scappatelle di Zeus). Efesto crebbe alimentando giorno dopo giorno un odio profondo verso sua madre. Efesto decise di vendicarsi costruendo un trono (maledetto) da regalare a sua madre. Dopo esservi seduta, Era non si poté più rialzare. Sarebbe stata condannata per sempre a tale destino se non avesse promesso in sposa a Efesto la bellissima Afrodite.
I nomi di Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
I nomi di Afrodite:
- Ambologera: riferito a una sua statua collocata a Sparta che riportava tale epiteto
- Anadiomene: in riferimento all’Afrodite Anadiomene, un dipinto andato perduto di Apelle di Kos descritto da Ateneo
- Cipride/Ciprigna: in quanto sorge dal mare e quindi tocca terra sull’isola di Cipro
- Citerèa: in quanto appena nata si recò sull’isola di Citera
- Calliglutea
- Callipigia
- Colpode: in riferimento alla dea che indossa il kolpos ovvero quella parte del chitone ionico che fascia morbidamente il seno
- Euplea
- Eustéphanos: “dal bel diadema”
- Genetyllis
- Idalia: venerata nel santuario di Idalio nell’isola di Cipro
- Melaina: la nera
- Melainis: la nera
- Morfo: armoniosa e come sinonimo di bellezza
- Pandemia: dell’amore triviale
- Skotia: la scura
- Anosia: l’empia
- Androphonos: sterminatrice di uomini
- Tymborychos
- Epitymbidia: colei che sta sulle tombe
- Basilis, regina
- Persephaessa
- Praxis
- Vergine: colei che è una in se stessa
- Polikilòtron: seduta su un trono variegato, immagine presente in Saffo
- Dolòplokos: tessitrice di inganni, riferito all’ambito erotico del termine
- Filommedea: traducibile come “amante del sorriso” oppure come “nata dai genitali”
I figli di Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
- Golgo
- Beroe
- Priapo
- Enea
- Lirno
- Eros
- Anteros
- Armonia
- Imero
- Deimos
- Phobos
- Athys Ares
- Erice
- Poto
- Cariti
- Aglaia
- Eufrosine
- Talia
- Imeneo
- Priapo
- Ermafrodito
- Eunomia
- Peito
- Priapo
- Tyche
- Astinoo
- Pafo
- Erice
- Rodo
- Priapo
Leggende su Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
Afrodite, Psiche e Eros
Afrodite, gelosa della bellezza di una donna mortale di nome Psiche, chiese a Eros di usare le sue frecce dorate per farla innamorare dell’uomo più brutto della Terra. Eros accettò ma si innamorò egli stesso di Psiche: la visitò ogni notte nella caverna ed ebbero dei rapporti.
Lui le chiese di non accendere mai alcuna lampada, poiché non voleva che lei sapesse chi egli fosse. Le due sorelle, gelose di Psiche, la convinsero a trasgredire e così una notte accese una lampada, riconoscendo Eros. Una goccia di olio bollente cadde sul petto di Eros svegliandolo e facendolo fuggire.
Nella disperata ricerca del perduto amore Psiche giunse al palazzo di Afrodite. La dea, mossa dall’ira, sottopose la fanciulla a una serie di prove, che Psiche riuscì a superare grazie all’aiuto di esseri divini.
Eros intanto, in preda alla nostalgia, si pose alla ricerca dell’amata e, trovatala, chiese a Zeus il permesso di sposarla. Ottenutolo, i due si sposarono ed ebbero una figlia di nome Edoné, che in greco significa “piacere“.
Afrodite e Adone
Afrodite spinse Mirra a commettere incesto col padre Cinira, re di Cipro. Quando Cinira scoprì la cosa, si adirò e inseguì la figlia con un coltello. Gli dei la trasformarono in un albero di mirra e Adone nacque da questo albero.
Afrodite prese Adone sotto la sua ala, seducendolo con l’aiuto di Elena (sua amica) ma rimanendo ammaliata dalla sua bellezza ultraterrena. Afrodite lo diede a Persefone perché lo vigilasse, ma anche Persefone fu meravigliata dalla sua bellezza e si rifiutò di restituirlo. La discussione tra le due dee venne appianata da Zeus: Adone avrebbe passato 4 mesi l’anno con Afrodite, 4 con Persefone e 4 per conto suo.
Ad Afrodite venne detto che Adone sarebbe stato ucciso da un cinghiale in cui si sarebbe trasformato il geloso Ares. Afrodite cercò di persuadere Adone a restare con lei tutto il tempo, ma il suo amore per la caccia fu la sua disgrazia. Mentre Adone cacciava, Ares lo trovò e lo colpì a morte. Afrodite arrivò appena in tempo per udire il suo ultimo respiro.
Afrodite e la mela della discordia
Alle nozze di Peleo e Teti sul monte Olimpo, la dea della discordia Eris lanciò una mela d’oro con scritto “Alla più bella“. Ne derivò un’aspra contesa tra Afrodite, Era e Atena, per arrogarsi quel titolo. Zeus lasciò il compito di giudicare a Paride: scelse Afrodite perché gli aveva promesso l’amore di Elena (la donna più bella del mondo). Quindi, Afrodite contribuì allo scoppio della guerra di Troia, nella quale si schierò dalla parte dei Troiani e contro gli Achei.
Afrodite e Nerito
Afrodite, prima di diventare una dea dell’Olimpo, viveva nel mare e si era innamorata di Nerito, l’unico figlio maschio di Nereo e Doride. Quando salì sull’Olimpo invitò anche Nerito a venire con lei, ma lui preferì rimanere tra le onde insieme alle sorelle. Afrodite, infuriata, lo trasformò in una conchiglia.
Il culto di Afrodite (Venere): la Dea dell’Amore
Nonostante la prerogativa della potenza divina della dea Afrodite fosse l’amore inteso come amplesso, il suo culto era serio se non austero. Non si sa molto, però, delle feste in suo onore, ma la dea era sovente onorata al termine di imprese importanti. Le feste “Afrodisie” erano proprie dei marinai, che la veneravano come dea sorta dal mare.
Gli animali sacri ad Afrodite sono il delfino, il passero, il cigno e la colomba. Tra le piante a lei sacre ci sono la rosa, il mirto, la palma e il melocotogno.